Le Icone - cosa sono e cosa rappresentano

Icona: Parola di Dio espressa attraverso i colori

La parola "Icona" viene dal greco "eikòn" significa immagine.
Icona è un'immagine dipinta che rappresenta il Cristo, la Vergine Maria o i Santi. Quello che il Vangelo ci dice con la parola, l'icona lo rappresenta con immagini.
Il Vangelo è immagine in parole, scritte con inchiostro su carta; l'icona è un'immagine scritta con forme e colori su legno o altri materiali,che ci annuncia e ci consegna il messaggio di Cristo.
L'icona è "teologia in immagini", è un'arte che ci aiuta ad alimentare la nostra fede e a sentire la presenza di Dio nella nostra vita: a sentirci guardati da Colui che ci ama.
Infatti ,nelle icone, i personaggi sono di fronte, interpellano lo spettatore riconoscendo la sua presenza e il suo stato interiore.

A cosa servono

La loro vera funzione è di aiutarci a pregare, non di fronte ad un'immagine, ma alla "presenza" di chi è rappresentato.
Un' icona non si guarda, si legge; non ci propone una semplice preghiera, perchè nel contemplarla siamo chiamati all'imitazione; deve suscitare in noi il desiderio di riprodurre la bellezza della santità, nella nostra vita.
Con l'aiuto delle icone potremo iniziare la preghiera che ci conduce a contemplare la bellezza di Dio e le sue manifestazioni nella storia della salvezza.
L'immagine dell'icona è la luce della Presenza e offre a chi la contempla la possibilità di convertirsi all'aspetto luminoso del modello secondo le capacità della sua anima.
Chi contempla le icone non può non avvertire, ogni volta con maggiore intensità la presenza di Cristo vivo nelle persone che incontra, con un'esigenza di servizio e carità.

Chi realizza le immagini?

L'iconografo non è il "pittore", ma lo scrittore di immagini; è strumento dello Spirito Santo; questo lavoro si realizza in spirito di contemplazione: prima di portare sul legno un'immagine, l'iconografo deve interiorizzarla in se mediante la preghiera e il silenzio.
Il copiare schemi prestabiliti, detti "canoni iconografici", significa seguire modelli ritenuti autentici, miracolosi o divinamente ispirati. Tali canoni investono ogni aspetto dell'icona, dai materiali alla tecnica, fino allo stile. Essi sono stati elaborati nel primo millennio del cristianesimo come fedele traduzione per immagini delle Sacre Scritture. Una traduzione che rispecchia il modo di lettura della Bibbia, il quale non era solo letterale, ma anche allegorico, morale e mistico. Allo stesso modo, l'icona non rappresenta solo un'illustrazione di eventi storici passati, ma incarna in se anche i diversi altri aspetti, svelando il senso spirituale della Storia della Salvezza, secondo gli specifici mezzi della pittura. A tal fine, l'apporto del simbolismo numerico, cromatico e geometrico si rivela di particolare importanza, poiché permette di dare all'immagine, insieme alla nota stilizzazione delle forme, l'efficacia di una rappresentazione  coerente e piena.
L'iconografo non cerca di rappresentare il realismo nell'immagine, ma percorrendo un doppio cammino artistico e spirituale, prova a conformare la propria anima ai modelli invisibili; la presenza di Dio non è nella tavola, ma è qui con noi; invade la nostra realtà e la illumina.